martedì 3 febbraio 2009

Italia? Pizza, cappuccino, spaghetti ed espresso

Se fino a qualche tempo fa il luogo comune per definire noi italiani era: pizza, spaghetti, mandolino, mamma; oggi qualcosa è cambiato.

Un sondaggio effettuato dalla Società Dante Alighieri ha evidenziato come le 10 parole italiane più conosciute all’estero risultino legate alla sfera culinaria.
Il sondaggio, presente da 3 mesi nel sito della società, ha fatto registrare quasi 10.000 voti e le parole maggiormente conosciute in assoluto sono: pizza, cappuccino, spaghetti, espresso, mozzarella e tiramisù.

Sicuramente all’estero piace la cucina italiana.
Scendendo nel dettaglio troviamo che in Austria e Belgio oltre a pizza e cappuccino prevale dolce vita; in Bulgaria, invece, banca; a Cipro ha fatto breccia il Futurismo; in Danimarca spunta pianoforte; in Estonia si votano lotteria, banca e credito. In Lettonia fa, finalmente, capolino la nostra cultura con sonetto, virtuoso, chiaroscuro, quintetto e violino.

Anche gli italiani confermano le tendenze europee e quando viene loro chiesto di scegliere le parole maggiormente significative usate all’estero appaiono pizza, spaghetti, cappuccino, dolce vita, espresso, affresco, bravo e mozzarella.

Al di là dei risultati, mi piaceva riflettere su come alcune parole possano entrare maggiormente nella lingua comune di altri paesi e come di conseguenza possano influire sull’immagine che quel paese suggerisce. Ho sempre pensato che le parole siano qualcosa di importantissimo per la comunicazione, che vadano scelte con cura e che oltre al loro significato intrinseco abbiano una valenza simbolica che influisce sull’efficacia della comunicazione.
Credo che questa ricerca mi dia ragione.

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