domenica 31 gennaio 2010

Comunicare con cura è su twitter!


Era da un po' che stavo a guardare da fuori per cercare di capire, ma ho capito che il modo migliore era entrare e allora eccoci qui.

La forza della passione

Ho trovato questa TED su Internazionale e non sono riuscita a staccarmene fino alla fine, poi ho ricominciato dall'inizio.

L'argomento senza dubbio stimola l'interesse, ma non è nemmeno un argomento facile di cui parlare e non era scontato realizzare un intervento che rapisse l'attenzione e tenesse vivo l'interesse.

Misha Glenny c'è riuscito molto bene. Quello che mi piace di lui è la sua passione che traspare da ogni parola, da ogni gesto, da ogni pausa. L'accento chiaro, le parole scandite, il ritmo della conversazione, i momenti divertenti disseminati con maestria per rendere ancora più efficace la comprensione e il ricordo sono davvero una lezione di comunicazione efficace e fatta con cura.

E non dimentichiamo le slide: chiare, semplici, poco testo, molto immagini, graficamente appetibili. Un esempio da studiare.

venerdì 29 gennaio 2010

Cultura senza barriere 2010

Vi segnalo con molto entusiasmo l'appuntamento con Cultura Senza Barriere 2010 che quest'anno si trova a Padova.

Dal 18 al 20 febbraio 2010 si parlerà di accessibilità, multimedia, search engine optimization (seo), web analytics, webd esign, web semantico, architettura dell’informazione, usabilità, user experience, biblioteche digitali, editoria digitale, e-learning, tecniche di scrittura, comunicazione mediata dal computer, mondi virtuali, politica online, social media, social network, sociologia della rete, open source, tecnologie assistive, tecnologie vocali .

Il programma non è ancora definitivo, ma i seminari fin'ora programmati sono davvero interessanti e i relatori di spessore.

Io spero di esserci, se voi potete non mancate!

mercoledì 27 gennaio 2010

Buon compleanno memoria

Oggi è il compleanno di Comunicare con cura. E oggi è anche il giorno della memoria.
Me ne sono accorta questa mattina e ho cominciato a rifletterci su. Non vorrei dare troppo spazio alla futilità del compleanno a discapito dell'importanza e del bisogno di riflettere su avvenimenti terribili e malefici come l'olocausto.

Per questo ho deciso di iniziare riflettendo sulle parole:

olocausto [o-lo-càu-sto] s.m.
1 Antico sacrificio religioso, nel quale la vittima animale veniva bruciata sull'altare
2 estens. Sacrificio totale, completo: offrirsi in o.; per antonomasia, lo sterminio degli ebrei compiuto dal nazismo: le vittime dell'o.
• sec. XIV

Il termine olocausto (dal greco holos "completo" e kaustos "rogo") è stato introdotto alla fine del XX secolo per riferirsi al genocidio compiuto dalla Germania nazista di tutte quelle persone ed etnie ritenute "indesiderabili" (omosessuali, ebrei, oppositori politici, zingari, testimoni di geova, pentecostali, ecc.), in particolare si stima che sei milioni di ebrei siano stati sterminati.


Shoah (in lingua ebraica השואה )
Significa “desolazione, catastrofe, disastro”. Questo termine venne adottato per la prima volta, nel 1938, dalla comunità ebraica in Palestina, in riferimento alla Notte dei cristalli (9-10 novembre 1938). Da allora definisce nella sua interezza il genocidio della popolazione ebraica d’Europa. Ciò spiega come la parola Shoah non sarebbe sinonimo di Olocausto, in quanto la seconda si riferisce allo sterminio compiuto dai tedeschi nei confronti di ebrei, omosessuali, comunisti, Rom, testimoni di Geova, dissidenti tedeschi e pentecostali, mentre la prima definisce solamente il genocidio degli ebrei.

Il termine Shoah, tratto dal titolo del documentario di 9 ore realizzato dal regista ebreo Claude Lanzmann nel 1985 narrante le vicende storiche della seconda guerra mondiale, è stato adottato solo recentemente per descrivere la tragedia ebraica di quel tragico periodo storico e allo scopo di sottolinearne la unicità rispetto ai molti altri casi di genocidio a cui purtroppo la storia umana tristemente ci ha abituato.


genocidio [ge-no-cì-dio] s.m. (pl. -di)
Metodico sterminio di un intero gruppo etnico o religioso
• a. 1950


E poi ho cominciato a riflettere sulle ricorrenze, sul loro senso e sulla loro importanza. Ricordare qualcosa è un'azione che permette di imparare da una situazione già avvenuta. Con gli anni e con i compleanni si impara a riflettere sulla nostra vita, sulle nostre azioni, sulle nostre scelte. Con le ricorrenze si trasmette conoscenza e si stimolano le riflessioni.

E allora buon compleanno Comunicare con cura e buon giorno della memoria.

domenica 10 gennaio 2010

Comunicazione: tutto fumo?

Sul sito di Repubblica si possono ammirare alcuni riusciti esempi di pubblicità, installazioni e campagne ideate per sensibilizzare la lotta contro il fumo.

Le scritte sui pacchetti di sigarette sembrano non essere un efficace deterrente e allora ecco che spuntano pungeball a forma di sigaretta, posacenere a forma di polmoni e sagome da scena del delitto.

Alcune, a mio parere, sono proprio ben studiate e suscitano quantomeno una riflessione. Buona visione.

giovedì 7 gennaio 2010

L'anno dei colori

Quest'anno, lo sento, dev'essere l'anno dei colori. Due piccole coincidenze me lo indicano.

La scorsa settimana ho aiutato un'amica a trovare un libro che stava cercando disperatamente e che si intitola "Il piccolo libro dei colori", mi sono incuriosita e ho dato un'occhiata a i contenuti e sembrava interessante, tant'è che l'ho già chiesto in prestito.

Oggi invece mi imbatto in questo piccolo capolavoro. Ad ogni colore viene dato il proprio spazio, la propria personalità e la propria storia. Partite dalla porta 202.

mercoledì 6 gennaio 2010

Aguzzate la vista


Cercate tutte le differenze delle due immagini e scoprirete come Mozilla ha deciso di rinnovare la sua volpe. Questo e altri interessanti esempi sono segnalati da smashingapps. Dateci un'occhiata.

domenica 3 gennaio 2010

Tempo di classifiche

Come al solito ad ogni fine anno si tirano le somme e si stilano classifiche. Originale quella redatta da Phillip Niemeyer, art director dello studio Double Triple, che ha creato una tabella, apparsa sul New York Times in cui vengono raccolti tutti i principali simboli che hanno caratterizzato gli anni "00".