giovedì 8 aprile 2010

Reclutare un social media specialist

Sono incappata oggi in un annuncio di un'azienda, che potrei definire mediamente nota, alla ricerca di un social media specialist e non è stata una bella esperienza.

Non faccio nomi, però premetto che quest'azienda fa business online e, sebbene il suo sito mi avesse già fatto venire qualche dubbio, avevo l'impressione, o per lo meno la speranza che non fossero degli sprovveduti. Mi ricredo immediatamente.

Parte dell'annuncio recita più o meno così:

Il candidato/a ideale deve avere come prerequisiti fondamentali:

un profilo su Facebook con almeno 150 amici
un profilo su LinkedIn con almeno 100 contatti
un profilo su Twitter con almeno 50 followers

e come caratteristiche preferenziali sia:

autore di un blog
amministratore di una fan page su facebook.

Facendo due conti mia nipote che ha 14 anni ha tutti i numeri in regola per rispondere all'annuncio.
Ora ragioniamoci un attimo su. Su facebook ormai ci sta chiunque e sfido a trovare qualcuno che abbia meno di 150 amici, almeno che non si sia iscritto ieri. Fra colleghi, compagni di università, superiori e medie, vicini di casa, conoscenti, gestori di negozi, ristoranti e bar riceviamo ogni giorno una richiesta di amicizia... il trend attuale mi sembra andare più verso la selezione che l'accumolo.

Un profilo su linkedIn con almeno 100 connessioni mi può anche star bene, ma perché bisogna quantificare tutto? Non è molto più utile avere delle connessioni "vere" e magari più ridotte piuttosto che centinaia di connessioni fittizie? Persone con le quali si interagisce e si conversa più che da mostrare in bacheca? Il parametro più indicativo di linkedIn poi credo siano le raccomandazioni e non il numero di contatti.

Almeno 50 followers su twitter è un bel biglietto da visita certo, ma conosco persone che hanno anche più di 50 follower e hanno solo 4 tweet. Allora a cosa servono tutti questi seguaci?

E il blog e la fan page? Certo potrebbero essere indice di capacità di gestione e di conoscenza dei social network, per fortuna sono solo dei requisiti preferenziali.

Quello che mi fa sorridere di questo annuncio è l'inutilità  dei numeri richiesti. Perché è fondamentale che una persona abbia 150 amici su facebook? Se sono 130 cosa cambia? Non è la quantità che conta, ma la qualità. E poi perché richiederlo esplicitamente nell'annuncio? Chiunque potrebbe pompare i numeri proprio in virtù delle richieste e non è per nulla difficile.

Se io azienda cerco una persona che abbia una buona dimestichezza con i social network controllo la sua attività social a CV ricevuto. Ok, richiedendolo prima farei già una scrematura, ma non è detto che le persone che rispondono all'annuncio si attengano scrupolosamente alle mie richieste e poi un controllo inaspettato regala una visione forse più veritiera.

Inoltre la presenza nei social network e la loro frequentazione non significa essere un esperto di social network. Conosco persone professionalmente molto ferrate in materia, dei veri esperti, che in realtà non li frequentano così assiduamente. Promuovere un brand attraverso i social network è una cosa un po' più complessa e strutturata che utilizzarli.

1 commento:

Daniele Federico ha detto...

Ho visto lo stesso annuncio e le perplessità che manifesti sono venute in mente anche a me. Anzi l'aspetto che più mi ha seccato è la richiesta di un risposta video. Poi però ho ulteriormente riflettuto che queste richieste (minime) sono solo un punto di partenza. è vero che il numero medio di amici su Facebook è ben più alto, soprattutto per le nuove generazioni, ma è anche vero che questo è un annuncio a cui dovrebbe seguire dei colloqui. Sarà lì che il candidato dimostrerà le sue vere capacità.