giovedì 25 giugno 2009

Urgenza slide

C'è bisogno urgente di una presentazione in power point e voi siete fuori ufficio e con un pc che non ha installato power point?Niente paura, la soluzione è dietro l'angolo.

C'è 280slides un ottimo strumento per creare slide in power point direttamente dal web e poi poterle condividere pubblicandole su slide share, inviandole via mail o creando un permanent link dal quale scaricare il documento.

Le funzionalità sono più o meno le stesse di power point e il risultato identico, le slide si possono poi scaricare in power point, versioni 2007, 97-2004, Open Document o pdf.

L'interfaccia è molto mac inspired, appena arrivata credevo si fosse aperto iPhoto, quindi pulita, semplice e intuitiva oltre, ovviamente, ad essere piacevole per l'occhio.

Non possiamo pensare di sostituire così facilmente power point, ma in caso di bisogno esiste l'alternativa web based. Buone slide!

lunedì 22 giugno 2009

L'economista paga!

In un mondo in cui si grida alla morte dei quotidiani e in generale della carta stampata, e io lo confesso sono fra quelli che gridano, e tutte le più grandi testate internazionali denunciano cali di vendite, c'è chi, invece, se la cava abbastanza bene: è The Economist.

Un lungo ma piacevole articolo di The Atlantic fornisce i dati di vendite del settimanale statunitense e una visione del panorama che si può scorgere oltreoceano.

The Economist non è un giornale di molto diverso dagli altri: i giornalisti che vi scrivono sono ottime penne, ma non più di altri, non offre notizie inedite, la scrittura è buona, ma non più di quella di altre testate. Allora, ci viene da chiederci, cosa rende di The Economist differente dagli altri?

La risposta è la sua capacità di scegliere le notizie, di approfondire i temi e di saperli presentare, anche in modo piacevole, perché si sa, alcuni temi non sono proprio così leggeri e riuscire a renderli accattivanti attraverso grafici, immagini e illustrazioni è una dote non trascurabile.
Complimenti al The Economist e lunga vita... cartacea!

lunedì 8 giugno 2009

La cura del cliente

L'altro giorno mi sono iscritta ad istockphoto.com e ho acquistato alcune foto. Ero di fretta e ho constatato che il meccanismo di iscrizione, acquisto dei crediti e download delle foto si è adeguato perfettamente alle mie esigenze: in meno di 5 minuti avevo le foto sul mio desktop.

Sempre presa dalla fretta non ho fatto molto caso a questo particolare. Fino a sta mattina, quando trovo nella mia casella di posta una email di Andrea Santini, responsabile comunicazione iStockphoto Italia (proprio dal suo account personale) che mi dà il benvenuto e mi illustra con semplicità e precisione, caratteristiche rare da ritrovare in comunicazioni "d'ufficio", tutte le funzionalità del sito.

Poi per curiosità ho cercato Andrea Santini su internet (ebbene sì, l'ho gogglato) e ho scoperto che ha un account su twitter in cui settimanalmente mette a disposizione gratuitamente foto, immagini e video presenti sul sito.

Tempo di fare questa ricerca e mi arriva via mail la richiesta di amicizia su Facebook da parte di iStockphoto.

Tutta questa attenzione mi disorienta...
Dal punto di vista dell'azienda procedura ineceppepibile, se ogni cliente viene trattato così credo che ci sia una persona che non fa altro dal mattino alla sera, dal punto di vista del cliente un minimo di apprensione questa attenzione la suscita.

sabato 6 giugno 2009

Articoliamo

Gli articoli e le preposizioni articolate sono una risorsa di cui potete anche fare a meno. Questo sì, questo no; evangelicamente. L’unico consiglio: provate ogni tanto a ripetere a memoria tutte le preposizioni semplici da articolare.
Altrimenti rischiate la sindrome di Biancaneve: non ci si ricorda mai di uno dei sette nani e di una delle preposizioni semplici. Sì. Ma quale? Quale?

Ancora una volta ho ceduto al fascino di farmi portare nel mondo della grammatica e della lingua italiana dai Glossorami della Treccani. Ormai sono diventati un'abitudine per testare la mia preparazione e per leggere con gusto leggere spiegazioni di grammatica simpatiche e divertenti.

Il tema dell'ultima prova erano gli articoli determinativi, queste piccole paroline che usiamo prima dei nomi nelle nostre frasi. Molto spesso li usiamo senza accorgercene, ci viene automatico, come istintiva la scelta fra il determinativo e l'indeterminativo, che però ogni tanto richiederebbe un po' più d'attenzione.

Lascio a voi il dolce piacere di immergervi nella prova e di testare l'articolazione della vostra lingua. Divertitevi a leggere, partendo dal titolo: Interessa l'articolo?

mercoledì 3 giugno 2009

Pierrando con Twitter

Ottima la guida su come usare Twitter nelle PR, messa a disposizione gratuitamente da Ragan.com.

Da leggere tutta d'un fiato... cinguettando, ovviamente!

martedì 19 maggio 2009

Comunicare con coerenza

Da anni mi sento ripetere che la comunicazione ha bisogno di continuità, di coordinazione, di coerenza, di crescere nel tempo con gradualità per non disorientare il pubblico e per non rischiare di buttare all’aria il lavoro già fatto.

Poi mi ritrovo di fronte a questi due video e mi chiedo: ma che lo sappiano ancora solo in pochi?



lunedì 18 maggio 2009

L'effetto di una donna

Purtroppo l'ho scoperto solo ora, ma come si dice di solito, non è mai troppo tardi.



Oltre alla causa, della quale parlerò in qualche altro post, vorrei farvi notare la cura nel comunicare questo argomento. La forza delle sole parole che appaiono inseguendosi in una danza fatta di dimensioni, colori e spostamenti nello spazio. Il ritmo di una musica che va in crescendo. La semplicità di un linguaggio che incanta e rapisce.

giovedì 14 maggio 2009

eccoci qua! cascati come pere cotte.

Il 29 marzo 2009 muore il noto compositore francese Maurice Jarre, padre di Jean-Michel Jarre ed autore di storiche colonne sonore. Subito i media sono a caccia di informazioni sul personaggio e Shane Fitzgerald, 22 anni, irlandese, decide di provarci, a scherzare con l'informazione.

«Potrei dire che la mia stessa vita sia stata una lunga colonna sonora. La musica è stata la mia vita, la musica mi ha dato da vivere, ed è grazie alla musica che verrò ricordato quando lascerò questa vita. Quando morirò ci sarà un valzer che suonerà nella mia testa, e soltanto io lo potrò ascoltare».

Scrive il goliardico ragazzo su Wikipedia e sta a guardare. In men che non si dica la citazione si diffonde su blog, siti web, fino ad arrivare ai grandi dell'editoria: Guardian, London Independent, BBC Music Magazine, giornali australiani ed indiani ed altri ancora.

Nessuno ovviamente cita la fonte da cui trae questa frase senza dubbio poetica, né tantomeno si preoccupa di verificarne l'autenticità. Probabilmente non saremo qui a parlarne se Shane non fosse uscito allo scoperto scrivendo una mail ai principali giornali burlati. Lo stupore del ragazzo è pari a quello dei beffati, non si aspettava di certo che il suo scherzo avesse un palcoscenico così ampio.

Io rimango a guardare. A guardare come i giornalisti continuano a scagliarsi contro Wikipedia e alla sua imprecisa e non affidabile informazione, mentre nel frattempo ne traggono frasi a piene mani senza citarne la fonte (che poi in questo caso sarebbe stato un vantaggio per loro).

Wikipedia però le esplicita le sue imprecisioni e le sue inaffidabilità. I giornali solitamente, no.