domenica 10 maggio 2009

Questione di purismo

Ammetto di essere una purista. Ammetto pure di essere molto intransigente su alcune faccende, al punto da diventare estremista. Ma questo mi sembra decisamente troppo.


Sito tematico della Commissione Europea dedicato all’agricoltura biologica. Leggo nel menu a destra: MESSAGGI CHIAVE E SLOGANS… ho avuto un sussulto.

Il buon De Mauro me lo conferma, se mai la mia intransigenza si fosse acuita fin troppo, slogan è invariabile, ovverosia non cambia forma al plurale. E allora, miei cari redattori del sito tematico della Commissione Europea, perché scrivere sloganS? Che oltre ad essere scorretto è pure brutto?

Che sia una svista da un copia incolla dalla versione inglese?

venerdì 8 maggio 2009

Oroscopomania

Ebbene sì, non volevo crederci, ma alla fine non posso negarlo a me stessa, prorpio non ce la faccio... ho una passione smodata e viscerale per l'oroscopo di Internazionale!

Non riesco a passare un venerdì mattina senza aprire firefox, cercarlo fra i miei segnalibri e poi immergermi con gusto nella sua lettura. E' un'operazione che mi rallegra anche nelle giornate buie e che mi rasserena quando, come al solito, sto rincorrendo qualcosa nella frenesia del lavoro.

Con l'astrologia non c'entra nulla, ma ritrovarsi a leggere parole scritte con tanta cura, tanto amore e concetti stimolanti per chi le legge condensati in poche righe è davvero una dolce oasi di piacere in cui rifugiarsi per terminare una concitata settimana.

Grazie, mio caro Rob Brezsny!

sabato 2 maggio 2009

Voltagabbana o scelta ponderata?

Il senatore Arlen Specter, candidato nelle file dei Repubblicani dal 1980, ha scelto ieri di dare una svolta alla propria vita politica e a candidarsi per le elezioni del 2010 con i Democratici di Obama.

Tagliato fuori dal partito in cui militava da anni che ha deciso di non candidarlo per le primarie in Pennsylvania, Specter non ha perso tempo e ha scelto di candidarsi con i Democratici. La sua motivazione però sarebbe stata un'altra: in uno stato, la Pennsylvania, che diventa ogni giorno più democratico, per andare incontro alle esigenze dei propri elettori è necessario seguire i loro andamenti e i loro bisogni. Insomma, se i cittadini vogliono un democratico allora sarò democratico.

Anche nel suo sito Specter spiega con naturalezza e trasparenza le ragioni del suo cambiamento, stupendosi della delusione e del fastidio di alcuni suoi sostenitori e della stampa.

Caro Specter, probabilmente la sua visione così progressista dei fatti non coincide con quella dell'opinione pubblica, ancora radicata nei vecchi schemi partitici e che non ammette cambiamenti repentini da una posizione al suo esatto opposto. Le dirò però, che a me sta simpatico, ho trovato la sua spiegazione dei fatti molto convincente ed accorata e che, se anche fatico a credere che da un giorno all'altro si possa cambiare schieramento politico così come si cambia taglio di capelli, il suo comportamento denota una passione per la politica ed il governo che ormai raramente si incontra altrove.

mercoledì 29 aprile 2009

lunedì 20 aprile 2009

Casini è sempre Casini

Qualche settimana fa l’avevo notato, mentre ero ferma al semaforo e mi sono sempre ripromessa di scriverlo, ma poi causa la fretta me ne sono dimenticata.

Oggi però dopo un’altra foto inerente all’argomento mi è tornato alla mente e allora, visto che siamo in tema di volatili, oggi prendo due piccioni con una fava.

Partiamo con ordine. Mattina presto, ferma al semaforo. Butto l’occhio verso un cartellone pubblicitario: una colomba stilizzata con la scritta “Smettetela di litigare”. Lì per lì, complice il sonno, non capisco bene. Che sia un manifesto di qualche associazione no profit in vista della Pasqua? O addirittura un cartello pubblicitario del Vaticano? No, mi sembra eccessivo… che sia una trovata commerciale di qualche azienda di dolci? Mah…

Ora sono curiosa e prima che scatti il verde guardo meglio. In un angolino trovo la soluzione: Casini. Lungi da me entrare nel merito politico, quello che mi interessa è la comunicazione.



Sarà che era mattina presto, ma quel Casini vicino alla colomba e allo slogan “Smettetela di litigare” mi ha fatto sorridere per un po’, dal punto di vista puramente comunicativo questo accostamento rasenta l’ossimoro e sinceramente me lo sarei risparmiato.

Di sicuro se il motto è “Male o bene, purché se ne parli” l’iniziativa a raggiunto lo scopo, ma la vera utilità di questa campagna, lo spostamento di preferenze, mi sembra un obiettivo ancora distante.

Poi oggi per caso vado a dare un’occhiata a Spinoza e chi ti ritrovo? Di nuovo il nostro buon Casini e questa volta sono gli utenti della rete a prendersi cura della sua campagna elettorale.




Allora forse non è solo una mia impressione, il buon Casini ha bisogno di una mano dal punto di vista della comunicazione. ;)

venerdì 17 aprile 2009

Troppo furious per i miei gusti

Mi è capitato più volte negli ultimi giorni di ascoltare alla radio il trailer del nuovo Fast & Furious. Solo parti originali.

Al di là del titolo che mi evoca, non so perché, dei modellini più che delle auto vere (sarà per questo? mah!) e che trovo abbastanza banale, sono rimasta affascinata dalle parole del trailer che inizia così, cito a memoria:

Sei anche tu uno di quegli uomini che preferisce le auto alle belle
donne?
Sono uno di quelli che apprezza le belle carrozzerie indipendentemente
dalla marca.


Complimenti agli sceneggiatori.

Dopo il trailer ho spento la radio, avevo paura di poter fare indigestione di battute simili.

martedì 7 aprile 2009

Comunicare con i grafici

Il mio lavoro spesse volte va di pari passo con il lavoro di chi si occupa di grafica, impaginazione e design. Entrambi sono mestieri creativi e proprio a causa di questa loro creatività farli collaborare a volte risulta difficile.

In questi giorni dovevo passare informazioni a chi doveva occuparsi della parte grafica sul messaggio che un dato documento doveva trasmettere.

Non è una novità per me, ma le solite difficoltà si sono ripresentate. Ho sempre dato la colpa di questo intendimento faticoso al modus operandi delle persone con cui mi relazionavo, sempre le stesse e abituate a lavorare in una certa maniera. Questa volta però mi sono relazionata con persone differenti, ma le dinamiche si sono rivelate le stesse di sempre.

Allora mi sono fermata a riflettere. E sono arrivata ad una conclusione plausibile.

Tutte le volte che mi relaziono con un grafico per spiegare le mie necessità tendo ad applicare il mio approccio alle cose. In quanto comunicatrice, soprattutto su carta, trovarmi davanti alla pagina bianca mi crea ansia e perciò tendo, inconsciamente, ad evitare questa situazione alle persone a cui passo il brief. Perciò solitamente, e anche questa volta, comunico con loro non solo a parole, ma anche visivamente, fornendo un modello, uno schizzo di quello di cui ho bisogno con l’intento di rendere la mia spiegazione più efficace all’ottenimento del risultato.
Credo invece che questo sia un grave errore. Così facendo in qualche modo limito l’innata e spregiudicata creatività del mio interlocutore che puntualmente mi offre una copia lievemente rivista di quello che gli ho mostrato.

Insomma, ho capito che il mio modo di agire, rivedendo, ricostruendo e dando nuova vita a quello che già esiste non funziona con i grafici che invece hanno bisogno di inventare per primi per essere più efficaci e brillanti.