mercoledì 15 aprile 2015

martedì 23 agosto 2011

No, non sono sparita!

No, non sono sparita, è che ultimamente sto scrivendo su quaderni diversi. Mi potete trovare qui a parlare di social network, marketing virale e buzz oppure nel blog aziendale a scrivere di tecnologia.

Due righe al volo però le volevo scrivere anche qui per segnalare un utile strumento trovato in rete questa mattina con il caffè. Si tratta di Write, un e-book scritto e pensato per chi scrive all'università di Leeds, UK, ma utilissimo a tutti. Semplice, accattivante e con tanto spazio bianco che rilassa gli occhi e apre la mente.

Buona lettura!

martedì 10 maggio 2011

Una settimana di eventi


Settimana di eventi quella passata: GGD Nordest martedì sera, giornata alla Digital Week mercoledì e SMAU giovedì.
Peccato per la sovrapposizione, parziale, fra Digital Week  e SMAU, ma nel complesso al bilancio posso aggiungere un bel segno positivo.
La serata GGD è stata molto proficua a livello di relazioni ed interessante per gli speech proposti. In particolar modo ho apprezzato l’intervento di Roberta Milano, direttore organizzativo e docente al Master in Marketing e Web Marketing Turistico Territoriale presso Università degli Studi di Genova, dal titolo "Viaggi in rete: quale marketing". Da sottolineare un’ottima esposizione, ma soprattutto un buon background di conoscenza e informazione.
Alla digital week ho seguito 3 eventi in particolare. La conferenza "Social media: le nuove regole del gioco" tenutasi mercoledì mattina all’auditorium S. Margherita in cui sono intervenuti Miriam Bertoli, GGD Nordest,  Massimo Bustreo, Assegnista di ricerca, Università IULM, Alberto Chiapponi, Senior manager e Head, H-art, Angela Falotico, Online Reputation Specialist, TSW, Domitilla Ferrari, Social Media Strategist, Mondadori, Marco Massarotto, Founder e President, Hagakure, Elena Torresani, blogger. Ho apprezzato particolarmente l’intervento di Domitilla che è stato il più naturale e allo stesso tempo utile per gli spunti di riflessione che ha dato.
Nell’arco della giornata ho sentito ripetere più volte una frase, una sorta di leitmotiv, che mi ha fatto pensare: “Beh, se mi vuoi contattare cercami su Google”. L’utilizzo sempre più massivo dei social network, in particolare di Facebook, ha, infatti, un po’ distolto l’attenzione dall’importanza di Google come aggregatore di contenuti e mezzo di ricerca di informazioni.
Intervento interessante il fast workshop tenuto da Cristina Rigutto di www.tuttoslide.com. Chiaro, semplice e accattivante nell’esposizione (una proprietà di linguaggio quasi di altri tempi ormai…) ha fornito delle pillole utili nella preparazione di una presentazione in power point, ma soprattutto mi ha fatto scoprire una raltà, www.tuttoslide.com, veramente ricca di contenuti di informazioni e di utili consigli.
Ultimo fast workshop che ho seguito, quello di Domitilla Ferrari sulla scrittura in rete. Domitilla è riuscita in un’ora a trasmettere la passione per la scrittura e quella per la tecnologia e a coinvolgere il pubblico presente in sala grazie alla sua spontaneità e alla sua solarità. 
Della giornata passata allo SMAU segnalo fra gli workshop più interessanti a cui ho partecipato quello di Elena Veronesi di www.persuasivemarketing.it sul corretto utilizzo del web design per migliorare le performance di un sito web; interessante per l'argomento trattato e anche per un'esposizione veramente scorrevole, veloce, ma chiara e per delle slide molto curate, ma essenziali, senza fronzoli e orpelli.
Ultimo workshop che segnalo quello di Davide Vasta sul web marketing e la web analytics: finalmente un workshop che in poco meno di un'ora è riuscito ad essere tecnico, ma alla portata anche di chi tecnico non è e che ha lasciato al pubblico qualche piccolo strumento da utilizzare subito.
A breve leggerete, magari fra le righe ;), anche quello che non mi è piaciuto di questa settimana!

giovedì 21 aprile 2011

Stanno parlando di Voi. Come tutelare la propria reputazione on-line

Scrivo con un po' di ritardo rispetto all'ultimo incontro sul Social Media Marketing che si è tenuto l'11 aprile a Vicenza, ma mi sembra giusto chiudere il cerchio sull'evento.

L'incontro ha ripreso i contenuti del precedente, che non erano stati ancora sviscerati per motivi di tempo, ed è poi entrato nel vivo del nuovo argomento.

Riprendo perciò dalla Check list del successo che era rimasta a metà nell'ultimo post:
  1. Ho il progetto giusto?
  2. Ho l'approccio giusto?
    Sono pronto al dialogo, ma soprattutto... sono pronto a perdere il controllo? Devo considerare che nei social network sono gli utenti a parlare di me e ne parleranno bene o male a seconda di come io lavoro.
  3. So e voglio ascoltare?
    Mi interessa veramente stabilire un dialogo con i miei clienti e ascoltare anche le critiche senza alzare la voce?
  4. Ho considerato tutte le tecniche per spargere la voce?
    Avere un profilo su un social network e non aver nessuna interazione non è un bel biglietto da visita
  5. Coinvolgo i consumatori?Interagisco con i miei clienti e offro loro dei vantaggi concreti, stimolo la discussione e lo scambio di informazioni o li tempesto solamente di messaggi come farei con un qualsiasi altro mezzo di comunicazione tradizionale?
  6. La pubblicità contribuisce al passaparola?
    I SN non sono l'unico mezzo di comunicazione da utilizzare. Sono la novità, funzionano perché stimolano la discussione e danno la parola agli utenti, ma ciò non significa che tutti gli altri mezzi di comunicazione siano off limits. Continuiamo ad utilizzarli, ma facciamolo in maniera nuova, innovativa.
  7. Partner e rivenditori contribuiscono al passaparola?E' importante che oltre ai propri clienti anche i nostri partner e rivenditori contribuiscano allo sviluppo della nostra rete, quindi coinvolgiamoli nella discussione, è proficuo per entrambi.


Nel corso dell'incontro sono stati analizzate le esperienze di alcune aziende che si sono affacciate nel mondo dei SN in maniera positiva, favorendo il dialogo e gestendo le crisi, e altre che invece hanno commesso qualche errore da cui si può, però, trarre qualche ottimo spunto. Non mi dilungo troppo su questo argomento, visto che il mondo dei SN corre molto velocemente e rischierei di parlare di cose ormai obsolete, però vi lascio due link interessanti per approfondire l'argomento: il caso Terranova e il caso Patrizia Pepe

In fine riassumo brevemente il succo dei concetti emersi (e mi ripropongo di sviscerare la questione in maniera più esaustiva in un nuovo post): nella rete si parla di noi, che lo vogliamo o meno, i consumatori danno i propri giudizi e diffondo informazioni. In questo caso per le aziende è necessario partecipare alla conversazione, stimolarla e gestirla senza, però, mai cadere nella manipolazione perché il nostro cliente non è uno sprovveduto!

martedì 22 marzo 2011

Maneggiare con cautela: come i social network possono lanciare o affossare il business

Ieri c’è stato il secondo incontro tenuto da Barbara Bonaventura e dedicato al Social Media Marketing.
In realtà non si è parlato esattamente di quello che il titolo dell’incontro preannunciava, ma il risultato è stato comunque interessante. Il fulcro della questione non si è raggiunto a causa dell’interesse suscitato e dei continui interventi che hanno, ovviamente, deviare il percorso previsto. Quindi nessuna critica.

Allora, vado con ordine e cerco di fare un piccolo riassunto dei punti salienti. Nell’esposizione Barbara si è concentrata principalmente su Facebook in quanto rappresenta il social network più utilizzato e perché generalmente gli altri social network già adottano o tendono ad adottare le stesse dinamiche del grande FB.

All’inizio un po’ di numeri: ogni giorno su Facebook si ritrovano circa 15 milioni di utenti italiani; un numero decisamente alto se paragonato ai 12 milioni di spettatori registrati durante la puntata di San Remo in cui come ospite c’era Benigni. Più in generale Facebook raccoglie in totale circa 500 milioni di utenti: paragonando la popolazione del social network a quella delle nazioni mondiali possiamo dire che si piazza al 3° posto, secondo solo a Cina e India e superando gli Stati Uniti. Tenendo conto di questi numeri ci si rende conto che, volenti o nolenti, i social network e FB in particolare offrono un bacino d’utenza non trascurabile.
Successivamente si è passati ad analizzare quelli che sono i meccanismi che determinano il funzionamento dei social network:

  1. la riprova sociale
  2. la scelta
Per riprova sociale si intende il meccanismo attraverso il quale ogni essere umano tende ad analizzare e vedere cosa fanno gli altri prima di prendere una decisione; con scelta invece si enfatizza il fatto che tutte le azioni che si compiono su un SN sono spontanee (la condivisione di un link, video, foto, opinioni) e non obbligate. Questi due aspetti capovolgono drasticamente il consueto modo di comunicare e di utilizzare gli strumenti di comunicazione da parte delle aziende: è necessario capire che le persone non sono influenzate da quello che le aziende dicono, ma da quello che la loro cerchia di conoscenti fa e che l’esperienza fatta, positiva o negativa che sia, viene condivisa.

Continuando si sono poi approfonditi gli strumenti che i SN offrono e principalmente quelli di Facebook: i profili, le pagine, i gruppi.

In chiusura, invece, si stava raggiungendo il nocciolo della questione, ovvero che il social media marketing non è uno strumento a sé stante, ma che va integrato nella strategia di marketing che si sta portando avanti. È necessario scegliere il nostro obiettivo e trovare il modo giusto per realizzarlo. Inoltre è anche necessario capire se per il nostro prodotto/brand i social network sono realmente lo strumento giusto. Per questo c’è la Checklist del successo di cui però è stato reso noto solo il primo punto “Ho il prodotto giusto?” devo infatti tener conto che se la risposta a questa domanda è “No” attraverso i SN sarà molto più facile per i miei utenti diffondere commenti negativi.

Il resto al prossimo incontro che a questo punto attendo con ansia!

Note: mi ha fatto riflettere la reazione sconcertata di una partecipante al corso alla visione di uno dei classici video virali. Questa persona non utilizza FB e alla vista di questo video ha espresso la sua maggior convinzione a non iscriversi al SN perché pieno di gente che ha tempo da perdere. Ora, lungi da me difendere FB che oltre tutto utilizzo pochissimo, ma non succede la stessa cosa anche in televisione? Ogni volta che mi capita di passarci davanti vedo un nuovo reality di cui sinceramente non sentivo il bisogno e penso che chi vi partecipa e chi lo guarda abbia veramente tempo da perdere, ciononostante riconosco che la TV è un mezzo di comunicazione importante e non ho mai pensato di non utilizzarlo o di non inserirlo nel media plan. Insomma non credo sia necessario per forza amare ogni strumento di comunicazione, ma credo che sia perlomeno doveroso conoscerlo e capirne l’utilizzo prima di scartarlo a priori.

Detto fra noi poi, io la TV nemmeno ce l’ho a casa… ;)

giovedì 17 marzo 2011

Buon compleanno Italia

Non sono mai stata patriottica, faccio parte di quel vasto popolo italiano che non si indigna mai, almeno non platealmente, che lascia scorrere le cose così come sono perché tanto "cosa ci posso fare". Siamo un popolo pigro e forse prima o poi moriremo a causa di questa nostra atavica non partecipazione alla vita.

Ma oggi, camminare per la strada e vedere tutte quelle bandiere, ascoltare i bambini cantare l'inno e vedere tanti immigrati orgogliosi di essere in Italia, beh, oggi non si può fare finta di niente, oggi si festeggia!


giovedì 10 marzo 2011

Borse da riutilizzare

Sempre in tema di crisi e necessità di risparmio e riciclo eccovi la nuova shopping bag di Lee:


E' stata definita la shopping bag più riutilizzabile mai stata prodotta. Può essere letteralmente smontata e tagliata per utilizzare le sue singole parti.

Possiamo dire che oltrepassa il concetto di borsa riutilizzabile come l'abbiamo inteso fin'ora, ovvero come una borsa che posso utilizzare più volte per trasportare qualcosa. Qui il concetto di riutilizzo si trasforma in "nuovo utilizzo" e per certi versi inaspettato.

Mi viene da chiedermi però se la shopping Lee non sia solamente una versione più grande e più evoluta del box degli happy meal di Mc Donald's... cosa ne pensate?